Oggi decisamente si sale con quasi 800 metri di dislivello. Stiamo per entrare nel territorio della Comarca (Regione) de Os Ancares posta tra León y Galicia. E' una riserva naturale con un paesaggio montagnoso abitato da una popolazione di tradizioni e costumi più della Galizia che della Castiglia/León. Qui troviamo le "Pallozas" tipiche abitazione di pietra a pianta ellittica con tetto di paglia a forma di cono. Sono i segni lasciati in eredità da tribù preromane che abitavano queste terre.
L'uscita da Villafranca del Bierzo è facilitata da una buona segnalazione della via da seguire. Arrivati al ponte sul rio Burbia dove c'è il monumento al pellegrino, lo attraversiamo e ci troviamo davanti a due possibilità di cammino >>>:
1- A destra il cammino inizia già salendo e porta a Pradela (c'è un albergue). Si allungherebbe la tappa di 1,2km con l'aggiunta di +432mt di dislivello. E' un percorso impegnativo, ma sicuramente lontano dal traffico della strada e con un paesaggio più aperto. Da Pradela poi scenderebbe per unirsi al cammino di fondo valle, a Trabadelo.
2- Sulla strada principale il cammino segue il percorso di fondo valle, meno impegnativo altimetricamente parlando, ma a fianco della strada anche se di poco traffico e con un paesaggio di fondo valle stretto e chiuso.
Di seguito comunque descriviamo proprio la soluzione n°2 perchè alla fine è quella più praticata dai pellegrini ormai stanchi e desiderosi di risparmiare le forze per la già impegnativa ascesa ad O Cebreiro. Anche qui siamo supportati da una buona segnalazione sul posto. Proseguiamo quindi lungo calle de la Concepción e calle Espíritu Santo. Percorsi 1,4km dal ponte, camminando per un tratto sul marciapiede e per un tratto sul ciglio della strada, arriviamo ad un bivio con di fronte a noi il muro di sostegno dell'autovia A-6 >>>. Come indicato dalle tabelle in loco, giriamo a Dx e prendiamo subito a Sx della strada la pista a fondo giallo al di là del "new Jersey" fatta apposta per i pellgrini.
Su questa pista più volte passeremo sotto i viadotti dell'A-6. Alla deviazione per Pereje >>>dobbiamo attraversare la strada diventata la N-VI e percorrendo un viale alberato con pioppi e grandi castagni entriamo in paese; il primo paese della giornata (percorsi 5,2km). Uscendo dal villaggio a sinistra troviamo l'albergue e poco dopo riattraversiamo la N-VI per riprendere la pista "amarilla". 1,6km più avanti troviamo un'area di sosta. Da qui dopo un altro Km, quando abbiamo l'autovia A-6 sopra la testa ... attraversiamo nuovamente la N-VI per andare a Trabadelo >>>(percorsi 9,7km). Il paese è attrezzato per accogliere i pellegrini sia come albergue che bar.
Al centro del paese il cammino si ricongiunge con il percorso proveniente da Pradela. Lasciamo Trabadelo e per 2km il cammino
prosegue su una stradina asfaltata che poi si immette nella N-VI. Si ritorna nella corsia gialla dei pellegrini e passando per l'ennesima volta sotto la A-6, arriviamo a La Portela de Valcarce (percorsi 13,7km). Si esce dal paese e percorriamo un tratto della N-VI >>>; la cara corsia gialla non c'è più e 400mt più avanti prendiamo a Sx la deviazione per Ambasmestas e Vega de Valcarce >>>. In entrambe le località troviamo albergues, bar e taverne per i pellegrini. Sulla cima del colle di fronte a Vega de Valcarce, spiccano le rovine del castillo de Sarracín del XV secolo sorto su una fortificazione precedente presidiata da cavalieri templari. Sempre a Vega de Valcarce c'è iglesia de la Magdalena protettrice dei peccatori e penitenti del cammino. Usciamo da Vega de Valcarce per una strada asfaltata parallela alla N-VI che ad un bivio dopo 1,7km, si immette nella N-VI. Arriviamo a Ruitelán e in successione a Las Herrerias (percorsi 20,1km) che deve il suo nome alla presenza un tempo di ben 4 ferriere che lavoravano il ferro e altri metalli. Nella Casa do Ferreiro si può vedere un'antica fucina restaurata. Poco più avanti troviamo il piccolo borgo de Hospital che deve il suo nome alla presenza di un antico hospital inglese per i pellegrini già presente nel 1178. Da qui seguendo attentamente le indicazioni sul posto, comincia la vera ascesa a O Cebreiro. Inizia una impegnativa salita per asfalto. Dopo 1.1km dobbiamo prestare attenzione a prendere il sentiero che parte alla Sx della stradina asfaltata >>>. Il sentiero è buono e inizialmente tranquillo per poi cominciare ad inerpicarsi tra querce e castagni fino ad arrivare al villaggio de La Faba (percorsi 23,5Km). Dopo questo paese il sentiero esce dall'ombra degli alberi per salire lungo un terreno aperto da cui si può ammirare il panorama circostante. Si arriva a Laguna de Castilla l'utimo dei villaggio della provincia di León che si incontra nel cammino. Si entra in Galizia come indica una grande pietra di confine posta sul sentiero, spesso imbrattata con scritte. Da qui lungo il cammino, ogni 0,5 km troviamo un cippo di pietra che fa la conta alla rovescia dei chilometri mancanti fino a Santiago e il primo riporta 152,5. Sono le ultime fatiche di questa che è una delle tappe più temute del cammino che si conclude con l'arrivo alla chiesa romanica di Santa María la Real >>>. L'abergue si trova alla estremità opposta del piccolo ma curatissimo abitato (percorsi 28,4km). Le origini di O Cebreiro risalgono ad epoca preromana. E' da sempre la porta d'ingresso in Galizia attraverso la provincia di Lugo. L'antico villaggio di montagna con le tipiche "pallozas" e case di pietra, oggi è diventato un affermato centro turistico, come testimoniano i negozi di souvenir, bar e case ben ristrutturate. La chiesetta di Santa María la Real del IX / X secolo conserva al suo interno alla destra dell'altare maggiore la cappella del Santo Milagro dove oltre al calice del Santo Gral nel quale secondo la tradizione si raccolse il sangue dell'ostia trasformatasi in corpo di Cristo, c'è anche una raffigurazione della Virgen de los Remedios (Santa Maria la Real). Nell'altare è sepolto don Elías Valiña parroco di O Cebreiro fino al 1989 che oltre a essere un promotore del recupero del cammino di Santiago, fu il creatore della "flecha amarilla" la freccia gialla fedele compagna di cammino di tutti i pellegrini di Santiago.
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