Le "conchiglie d'inciampo" incastonate nel marciapiede ci guidano per buona parte lungo le vie di Carrions, percorrendo, >>>calle Santa Maria, Plaza Mayor, calle la Rúa, calle Esteban Collantes, calle Piña Basco. Attraversato il ponte sul río Carrión giungiamo all'imponente monasterio benedictino de San Zoilo oggi hotel e centro di studio e documentazione sul cammino di Santiago con una ricca biblioteca Jacobea, aperta al pubblico. Alla rotonda proseguiamo dritti superando la statale CL-615. Poco più avanti, al successivo incrocio attraversiamo la strada N-120 proseguendo, in direzione di Villotilla e di come indicano anche le tabelle del cammino. Inizia la PP-2411 una stradina lunga e stretta non trafficata e un poco abbandonata (percorsi 2km). Dopo 3 Km circa troviamo alla nostra destra quella che era una proprietà dell'abadía de Benevivere. Settecento metri più avanti abbandoniamo questa strada per prendere la Vía Aquitana >>>. Antica strada romana che univa la lontana Bordeaux ad Astorga e che qui conserva ancora parte del suo tracciato originale. Sono 11,5 km dritti sotto il sole (… se non piove e tira vento), senza possibilità di ombra e con un fondo ciottolato che mette a dura prova piedi e caviglie. Prima di incrociare la strada per Bustillo a circa un'ora di cammino dall’inizio della calzada romana, in certi periodi dell’anno si possono trovare un paio di punti di ristoro … ma meglio non fare affidamento potrebbero essere chiusi e quindi provvedere da se per viveri e acqua. Più avanti c’è una zona di descanso con una tettoia per riparare dal sole cocente o dalla pioggia (NON c’è la fontanella). Un cippo in pietra informa che di li passa una delle vie di transumanza (Cañada Real Leonesa) usate dai pastori per portare le greggi dai pascoli estivi delle terre di León a quelli invernali dell’ extremadura e viceversa.
Finalmente dopo 4,5 km dal cippo della via della transumanza, arriviamo a Calzadilla de la Cueza che come un’oasi nel deserto spunta in basso.
Qui infatti troviamo, albergue, bar e trattoria Albergue Camino Real con possibilità quindi di dissetarsi, riposare, mangiare un boccone, dopo la lunga ed estenuante, ma anche suggestiva, marcia sulla calzada romana. Dopo il meritato descanso riprendiamo la via del cammino che ci porta ad imboccare la strada statale N-120.
Attraversiamo il río Cueza proseguiamo lungo un andadero che corre parallelo sulla sinistra della della strada >>>. Lungo la strada incrociamo Santa María de las Tiendas, un antico Hospital. Più avanti riattraversiamo nuovamente la statale N-120 per entrare in Ledigos >>> un piccolo paese con bar e albergue (percorsi km23,4) . Uscendo dal paesino, due percorsi alternativi ci portano a Terradillos entrambi comunque ben segnalati sul posto. Il primo procede praticamente su un andadero parallelo alla statale N-120. L’altro, un tantino più lungo ci porta in mezzo alla campagna. Entrambi comunque rappresentano l’ultimo strappo fino a Terradillos de los Templarios paese che prende il nome dai cavalieri templari che presidiavano in questo luogo l’ormai scomparso, hospital de San Juan.
Difficoltà: da Carrión de los Condes a Calzadilla de la Cueza 17 km senza alcun insediamento umano. Vari attraversamenti della statale N-120.
Da vedere:
- Calzadilla de la Cueza piccolo paese di 55 abitanti con numerese testimonianze di età romana come la via Aquitania. Nella chiesa parrocchiale di San Martin si conserva una bella pala d'altare XVI secolo che proviene dall'antico monastero di Santa María de la Tiendas il cui nome (tiendas) deriva dal matello di tela che i pellegrini usavano per coprirsi.
- Ledigos piccolo paese di 80 abitanti. La chiesa parrocchiale consacrata a Santiago, conserva al suo interno tre immagini differenti del santo: Matamoros, Apostolo e pellegrino.
Come in altre località della zona si possono vedere le "palomars" (piccionaie) Di forma
quadrata o circolare costruite in mattoni per allevare i piccioni che costituiscono una "prelibatezza" culinaria dei luoghi.
- Terradillos de los Templarios nella chiesa parrocchiale di San Pedro si conserva un crocefisso del XIV secolo.
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